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Scuole aperte per ferie Ed è subito boom

Tremila ragazzi dai 6 ai 13 anni partecipano al progetto sperimentale organizzato in sei città italiane

di Pasquale Coccia

«Scuole aperte per ferie» è lo slogan dei camp estivi promossi dal Coni e dal Miur, nei quali sono coinvolti circa 3mila ragazzi dai 6 ai 13 anni. Il messaggio è chiaro: la scuola è finita, ma l’attività sportiva prosegue. Il progetto sperimentale coinvolge i ragazzi delle scuole elementari e medie di sei città italiane: Roma, Pesaro, Cingoli (MC), Imperia, Policoro (MT) e L’Aquila (presso il Centro di preparazione olimpica di Formia). I ragazzi iscritti agli Educamp frequenteranno i campus estivi multidisciplinari sotto la direzione di circa 300 laureati in Scienze motorie, che percepiranno 1.400 euro al mese. Uno sforzo economico, diviso a metà tra Miur e Coni, che va incontro alle famiglie: rispetto ai 500/700 euro al mese per ogni bambino che frequenta un camp, i partecipanti agli Educamp pagheranno 50 euro a settimana, comprensivo di pasto, kit sportivo, cappellino, assicurazione. «Una cifra irrisoria», afferma Angelo Gadina del Coni di Imperia e coordinatore del progetto, «non copriamo neppure le spese. Abbiamo dato vita agli Educamp perché vogliamo che i ragazzi continuino l’attività motoria praticata a scuola e passino dal gioco-sport alla pratica sportiva vera e propria. Esperienza che riproporremo l’anno prossimo».
Boom inaspettato e liste d’attesa da Imperia a Roma fino a Policoro. Perché questo entusiasmo? Oltre a una soluzione economica per le famiglie, i ragazzi sono entusiasti perché si cimentano in attività sportive multidisciplinari: atletica, arrampicata sportiva, basket, baseball, beach soccer e beach volley, canoa, calcio, ciclismo, equitazione, judo, nuoto, orienteering, la pallamano, il rugby, il tennis, il tiro con l’arco, vela, volley, wind surf. A far visita ai ragazzi anche campioni dello sport reclutati dal Coni, che trascorreranno una giornata con gli animatori degli Educamp.
Entusiata Davide Bordoni, assessore alle Attività produttive del Comune di Roma in visita ad un camp: «Per essere il primo esperimento la riuscita è eccellente. I bambini sono entusiasti al punto che il pomeriggio, quando i genitori vengono a riprenderli, non se ne vogliono andare. Credo proprio che manderò anche il mio nipotino». Coni e Miur con gli Educamp non solo qualificano il tempo libero dei ragazzi tra i 6 e i 13 anni, la fascia di età più difficile da gestire quando i genitori sono al lavoro, ma hanno anche avviato una politica di intesa con gli enti locali per sfruttare al meglio gli impianti sportivi e palestre poco utilizzati nei mesi estivi. E perfino i fuochi sotto le pentole delle mense scolastiche sono stati riaccesi per rifocillare i ragazzi degli Educamp.


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