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Tavolo con Bindi, Turco e gli enti locali

Il tema che verrà dibattuto durante le riunioni è davvero scottante: l’integrazione socio-sanitaria

di Alma Grandin

In tempi di riforma dello stato sociale e di tentativi di attuare il federalismo, finora rimasto solo sulla carta, la notizia dell?istituzione di un tavolo unico, intorno al quale siederanno i ministri Bindi e Turco e i rappresentanti degli Enti locali, assume un?importanza assai rilevante. Il tema che verrà dibattuto durante le riunioni, che oltre ai rappresentanti regionali saranno prossimamente allargate anche a quelli di Province e Comuni, è davvero scottante: l?integrazione socio-sanitaria. «Si tratta di un vero e proprio tavolo istituzionale sulla riforma dello stato sociale», ha commentato alla fine della prima riunione la ministra della Sanità, Rosi Bindi. E la sua collega responsabile della Solidarietà sociale, Livia Turco, ha aggiunto: «Il tavolo con Regioni e Comuni è sicuramente un punto qualificante, perché la riforma non si può certo fare solamente con le tradizionali parti sociali, perché tutti gli enti locali hanno già fortemente innovato lo stato sociale». Nel concreto il lavoro del tavolo è legato alla riforma dell?assistenza (per la quale sono pronti in Parlamento numerosi disegni di legge) e ai decreti 502-517, in cui «l?integrazione socio sanitaria, così come è stata formulata», ha detto Rosi Bindi, «ha prodotto negli anni una separazione dei servizi e poca chiarezza dal punto di vista finanziario». Riferendosi ai fondi, Livia Turco ha detto che bisogna aumentare le risorse per le politiche sociali e liberare la sanità dai costi impropri. Per il sociale vanno previste risorse certe, che ora non ci sono, e va consentito alle Regioni, ma soprattutto ai Comuni, di lavorare con più responsabilità sulle politiche sociali».


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