Politica
Un anno speso bene
Giovani, straordinaria risorsa da valorizzare col federalismo (di Raffaele Zanon)
di Redazione
I giovani sono per il nostro Paese una straordinaria risorsa, spesso non sufficientemente considerata né valorizzata dalle istituzioni nazionali.
Bisogna interrompere questa politica dell?indifferenza e rafforzare in tutti i modi la rilevanza politica delle azioni a favore dei giovani nei programmi delle amministrazioni regionali. Va impostata una politica ?con? i giovani e non ?sui? giovani, ascoltandone le voci, le esigenze, le proposte. Va, soprattutto, attuato il federalismo anche nelle politiche giovanili.
Lo Stato deve porsi in relazione con il mondo giovanile, interpretarne le ansie, ma questo va fatto senza tentazioni centralistiche bensì puntando a un?organizzazione di tipo federalista che valorizzi il sistema degli enti locali per cogliere fino in fondo i bisogni che i giovani esprimono in modo differente a seconda delle diverse zone del Paese.
Gli assessori regionali alle Politiche giovanili hanno presentato a Torino, al convegno nazionale sui giovani, un documento tecnico che esprime un rilievo positivo per il fatto che, per la prima volta, lo Stato affronta le tematiche giovanili in modo articolato, ponendo il problema del coordinamento con le Regioni e le autonomie locali e prevedendo l?istituzione di un fondo nazionale per le politiche giovanili.
Ulteriore positivo elemento di valutazione è che la proposta del Governo cerca di corrispondere alla domanda di partecipazione del mondo giovanile coinvolgendolo su vari livelli istituzionali.
Tuttavia le Regioni chiedono che vengano definiti con maggior chiarezza i ruoli di programmazione e di gestione degli enti locali e che vengano previsti ambiti di indirizzo e coordinamento del settore delle politiche giovanili, anche in raccordo con la legge 285 sull?infanzia e l?adolescenza, per non fare interventi settoriali e avere invece una visione organica dei problemi.
Inoltre gli strumenti indicati dalla proposta governativa (Fondo nazionale, Piano di Azione Giovani, Agenzia Nazionale) hanno bisogno di essere individuati con più chiarezza nelle funzioni e nei compiti.
Bisogna che il disegno di legge del Governo non burocratizzi le iniziative già presenti nelle regioni per i giovani e, anzi, salvaguardi e valorizzi le esperienze di intervento già esistenti e, in qualche caso, anche molto avanzate come nel caso del Veneto.
Raffaele Zanon
assessore regionale
alle Politiche sociali
del Veneto
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