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Attivismo civico & Terzo settore

Un businessman per le charities

Ritratto di Nick Hurd, responsabile per la società civile nel nuovo governo Cameron

di Rose Hackman

Toccherà a Nick Hurd a realizzare le promesse di Cameron sulla Big Society. Il nuovo ministro inglese delle charities è stato nominato venerdì scorso da Westminster. Deputato conservatore per Ruislip-Northwood dal 2005, ha seguito il portfolio del terzo settore negli ultimi 18 mesi dall’opposizione.

Nick Hurd è il quarto Hurd ad entrare in parlamento con i conservatori. Prima di lui il bisnonno, il nonno e il padre Douglas: ministro agli esteri sotto la Thatcher. Nick Hurd, 48, segue un percorso iniziale simile a quello di David Cameron, frequentando la scuola privata esclusiva di Eton, prima di andare a Oxford all’università. Un businessman di formazione, Hurd ha quattro bambini, ed è amministratore in una scuola locale. In un’intervista rilasciata a i-volunteer.org.uk, Hurd ha dichiarato voler “rinforzare quelle organizzazioni che forniscono la colla che lega le comunità”.

La notizia è stata accolta bene da rappresentati del terzo settore inglese che hanno approvato la scelta di un ministro che dicono conosce bene il portfolio. Tra di loro Peter Kyle, il vice presidente di Acevo (il network dei leader del terzo settore inglese), che ha però voluto precisare che una delle prime cose che era aspettata da lui era una spiegazione più ampia sulla nozione di “Big Society”, secondo lui non ancora “sviluppata bene”. Il sentimento di chiarimento è condiviso da 250 leader del terzo settore che hanno venerdì scorso inviato una lettera direttamente a David Cameron chiedendoli di non dimenticare le sue promesse e di mandargli un segno chiaro della nuova importanza che sarà data a loro e al settore.

Mentre alcuni commentatori politici hanno già notato che dall’annuncio della nuova coalizione, Cameron non ha più utilizzato la retorica legata alla Big Society, il sito dell’ufficio del Third Sector è sparito. Si dice su ThirdSectorOnline e SocialEnterpriseLive che il nome dell’ufficio (e quindi quello del sito) sta per essere trasformato da ‘Office of the Third Sector’ a ‘Office for Civil Society’. Già uno shift ideologico considerabile.

Da tenere anche sotto occhio, Eric Pickles, il nuovo ministro per le comunità e i governi locali, che potrebbe essere un altro player chiave se mai la Big Society si concretizzerà.


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