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Una campagna che ‘fa riflettere’ il Trentino

Il progetto, dal titolo "La solidarietà internazionale ci fa bene", è stato ideato per la seconda edizione di Mvv-Make volunteering visible. Già dal primo manifesto affisso la comunità locale ha espresso le proprie divergenti posizioni sul tema

di Matteo Riva

Entra nel vivo la campagna ideata da Non Profit Network-Csv Trentino, Centro per la cooperazione internazionale e Comune di Trento con l'obiettivo di sensibilizzare sul tema della solidarietà internazionale. Il primo manifesto è già entrato nel mirino di ignoti nella notte tra lunedì e martedì, quando qualcuno ha cancellato 'inter' per lasciare spazio a 'Pensiamoci, la solidarietà nazionale ci fa bene'. Non si è fatta mancare tuttavia l'immediata reazione, come si può osservare nelle foto qui sotto.

"Abbiamo subito pensato – spiega Andreas Fernandez, responsabile dell'area comunicazione di Non Profit Network-Csv – a qualche mossa politica, ma quando l'autrice dell'immagine (Federica Bordoni, nota per collaborazioni a livello internazionali, l'ultima delle quali sul Boston Globe, ndr) si è recata sul posto per porre rimedio, con grande sorpresa si è ritrovata davanti lo slogan 'ristabilito' da qualcuno. Un progetto che evidentemente sta già facendo riflettere e creando azione, un aspetto importante. La solidarietà internazionale ci fa bene e ci permette di arricchire noi e le nostre comunità. Ci aiuta a sentirci responsabili del mondo, a vivere in modo più consapevole e solidale".

Il percorso formativo/laboratoriale si è tenuto fra giugno e settembre. A partecipare c'erano organizzazioni non profit, studenti universitari, volontari e giovani che, per ragioni personali o professionali, volevano rafforzare le proprie competenze comunicative. Il percorso è stato condotto da esperti e professionisti affermati (tra i quali anche il reparto grafico di VITA) che insieme ai partecipanti hanno lavorato sul tema della solidarietà internazionale, con l’obiettivo di sollecitare l’attenzione dell’opinione pubblica e la partecipazione civica.

Alla base di questo percorso c’è l’idea che vivere in un mondo interconnesso e interdipendente significa essere consapevoli delle sfide che ogni giorno arrivano fino a casa nostra: cambiamenti climatici, migrazioni, crisi idriche, etc. Per questo si è voluto costruire un messaggio positivo, che superasse la tentazione di chiudersi all’interno delle mura domestiche o tra le proprie montagne con l’illusione di poter rimanere indenni da quanto succede nel mondo.
PENSIAMOCI. La solidarietà internazionale ci fa bene perché guardare oltre il nostro recinto, impegnarsi in relazioni con chi è distante da noi ci fa scoprire che quello che crediamo essere aiuto verso chi ha più bisogno è in realtà occasione di apprendimento reciproco. La solidarietà internazionale ci fa bene perché ci permette di arricchire noi e le nostre comunità. Perché ci aiuta a sentirci responsabili del mondo e delle nostre azioni, a vivere in maniera più consapevole e solidale.

Qui sopra potete inoltre vedere il video della campagna.


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