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“Zapatero, presidente de Al Qaeda”

Circa 5000 simpatizzanti sotto la sede del PP a Madrid per manifestare il loro sostegno ad Aznar. E Rajoy annuncia una querela contro Almodovar.

di Mario Pesce

Oggi alle 14, secondo la notizia riportata da abc.es, circa 5000 simpatizzanti del PP si sono dati appuntamento sotto la sede del partito in Calle Gènova per manifestare il loro appoggio ad Aznar e al vertice del partito popolare.
“Zapatero dimisión”, “Zapatero, con el terrorismo”, “Zapatero, presidente de Al Qaeda”, “Almódovar, hijo de puta, devuelve los ‘Oscars’ que son americanos”: questi sono gli slogan (molto poco bipartisan) scanditi contro il vincitore delle elezioni e il regista, autore di affermazioni sul comportamento tenuto dal governo di Aznar riguardo alle indagini sugli autori dell’attentanto dell’11 marzo cha hanno provocato l’annuncio, da parte del segretario del PP Mariano Rajoy, di una querela per diffamazione e calunnia. Almodovar aveva dichiarato che nella notte di sabato, “il governo era stato sul punto di compiere un colpo di stato”.
Inoltre, pare che alcuni dei manifestanti abbiano tentato di aggredire dei giornalisti televisivi presenti: alcuni slogan erano rivolti anche contro i media, accusati di aver turbato la giornata elettorale, e quindi di averne condizionato il risultato.
La direzione del PP, in un comunicato, ha voluto sottolineare il fatto che la riunione non è stata assolutamente organizzata, e che è stata invece frutto di un’iniziativa spontanea dei militanti, raccoltisi tramite e-mail e sms, in una modalità che ricalca perfettamente il “cacerolazo” che aveva visti protagonisti invece molti altri oppositori del PP in quella stessa Calle Gènova il giorno prima delle elezioni.


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