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Tango Bond

Chi ha accettato il concambio non può più far causa alle banche

di Paolo Manzo

Avevo letto con attenzione i servizi di Vita dedicati ai bond argentini. Oggi sulla questione è calato il silenzio. Io avevo accettato le condizioni poste dal governo di Buenos Aires. Mi sa che ho fatto bene. Giuseppe C. (Carate Brianza) Non sarei così sicuro del fatto che abbia fatto così bene. Mi spiego: dalla sua lettera si evince che ha sottoscritto lo swap (in italiano il concambio) proposto dalla Repubblica Argentina per i vecchi bond in default, ossia le obbligazioni che Buenos Aires dichiarò di non potere più pagare nel 2002. Meglio avrebbe fatto, a mio modesto avviso, a vendere le sue obbligazioni sul mercato secondario (?grey market?), incassando immediatamente il 25-30% del valore complessivo del suo vecchio bond, togliendosi di torno il problema. Aderendo all?offerta argentina, invece, si è vincolato al rispetto dell?impegno da parte dello Stato sudamericano (cosa tutt?altro che certa, visti i precedenti) di onorare di qui a 25-30 anni le nuove obbligazioni che renderanno (nel futuro) quanto avrebbe potuto racimolare dal mercato (nel presente). Meglio ha comunque fatto rispetto a quanti hanno intentato improbabili cause legali contro lo Stato argentino in Italia. La prova definitiva l?ha data la Corte di Cassazione lo scorso maggio, stabilendo che «gli Stati stranieri sono esenti dalla giurisdizione civile per quegli atti attraverso i quali esplicano l?esercizio delle loro funzioni pubbliche statali». Da vedere, invece, se abbia fatto meglio di chi, non aderendo allo swap argentino, ha deciso di puntare sulla Task Force Argentina (quella di Nicola Stock, per intenderci), che entro fine luglio renderà noti i tempi e gli obiettivi dell?azione collettiva – la cosiddetta ?class action? che in Italia non è concessa – di fronte all?Icsid, organismo internazionale di arbitrato preposto a ricomporre le dispute sugli investimenti. Inoltre, non avendo più in mano le obbligazioni ?vecchie? lei si è privato della possibilità di agire legalmente contro l?istituto che, eventualmente, ha mal consigliato lei e/o i suoi famigliari nell?acquisto di Tango bond. Glielo ricordo perché, proprio da alcuni giorni, la seconda sezione civile del Tribunale di Roma ha condannato Monte Paschi al risarcimento di 20mila euro (il 100% più interessi) nei confronti di un piccolo risparmiatore di Latina.


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