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L’Onu presenta il Rapporto mondiale sulla droga del 2006

Il Capo dell'Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga (UNODC): allarmante la produzione di oppio afgano e il consumo di cocaina in Europa

di Paolo Manzo

E’ stato presentato oggi al Club della Stampa Nazionale di Washington il Rapporto Mondiale sulla Droga del 2006 dell’UNODC (Ufficio Onu contro la Droga). Il rapporto mostra che mentre la produzione mondiale di oppio è diminuita del 5% nel corso del 2005 quella di cocaina si è in linea di massima stabilizzata. I sequestri di entrambe le droghe, in particolare di cocaina, hanno raggiunto livelli record. Il consumo di cannabis, la droga illecita più diffusa, è in crescita mentre per il mercato degli stimolanti di tipo amfetaminico si assiste a una stabilizzazione. L’Africa sta sempre più emergendo come area di transito di cocaina ed eroina destinata all’Europa. Il Direttore Esecutivo dell’UNODC Antonio Maria Costa, ha dichiarato che il consumo di cocaina in Europa Occidentale sta superando il livello di guardia, mentre la produzione di oppio in Afghanistan potrebbe ancora crescere nonostante il favorevole declino del 2005. Costa ha anche affermato che il mercato mondiale della droga si sta muovendo nella giusta direzione, ma che i governi devono intensificare i loro sforzi per ridurre sia l’offerta, sia la domanda: “le misure di controllo stanno funzionando e si sta contenendo il problema della droga”. “Questo è vero se guardiamo al lungo termine o solo agli ultimi anni. L’umanità ha fatto il suo ingresso nel 21esimo secolo con livelli molto più bassi in termini di coltivazione di droga e di tossicodipendenze rispetto al secolo precedente. Ancor più rilevante è il fatto che negli ultimi anni gli sforzi a livello mondiale per ridurre la minaccia delle droghe illegali hanno messo fine a una crescita nel consumo di droga che si protraeva da un quarto di secolo e che avrebbe potuto generare una pandemia se fosse rimasta incontrollata”. Il Laos, che fino alla metà degli anni ’90 è stato il terzo produttore mondiale di oppio del mondo ha diminuito del 72% la coltivazione nel corso del 2005 ed è sul punto di liberarsi completamente dalla droga. “Il Laos ha compiuto incredibili progressi, ma che non hanno ricevuto l’attenzione che meritavano”, ha aggiunto Costa. Il capo dell’UNODC ha evidenziato i tre punti deboli della situazione mondiale nel campo del controllo della droga; l’offerta di eroina dall’Afghanistan, la domanda di cocaina dell’Europa e la domanda e offerta di cannabis ovunque. In Afghanistan, il primo produttore mondiale di oppio, le aree di coltivazione del papavero da oppio sono diminuite del 21% – 104,000 ettari – nel 2005, il primo decremento di questa portata dal 2001. ?La situazione droga in Afghanistan rimane a rischio di possibili inversioni a causa della povertà di massa, della carenza di sicurezza e del fatto che le autorità hanno un inadeguato controllo del territorio?, ha ammonito Costa. ?A dispetto dell?eradicazione delle coltivazioni su larga scala di questa primavera, tale scenario potrebbe verificarsi già nel corso del 2006?. Sui mercati della coca e della cocaina, si segnalano tendenze positive. La coltivazione di coca e la produzione di cocaina sono in linea di massima stabili mentre i sequestri di cocaina hanno raggiunto un nuovo picco. A livello mondiale il consumo di cocaina è leggermente diminuito. ?La domanda di cocaina in Europa Occidentale sta crecendo in modo allarmante?, ha detto Costa. ?Voglio esortare i governi dell?Unione Europea a non ignorare questo pericolo?. In Europa, il consumo di cocaina è diffuso tra un numero troppo elevato di professionisti, che spesso negano la dipendenza. In aggiunta, l?abuso di droga da parte di celebrità è spesso presentato dai media in modo acritico, lasciando i giovani confusi e vulnerabili?. Dopo la crescita degli anni ?90, il mercato di stimolanti di tipo amfetaminico (ATS) si sta stabilizzando, come conseguenza del rafforzamanto delle misure adottate dalle forze dell?ordine e dal giudiziario, e del maggior controllo dei precursori. Circa 25 milioni di persone hanno fatto uso di amfetamine almeno una volta nel 2004, mentre 10 milioni hanno consumato ectasy. Nel 2004 la produzione totale di stimolanti di tipo amfetaminico è stata stimata nell?ordine delle 480 tonnellate: un livello più basso del picco raggiunto nel 2000. Le autorità americane hanno di nuovo smantellato il più alto numero di laboratori per la produzione illegale di metamfetamine ? nel 2004 più di 17.000, che corrisponde a più del 90% del totale a livello mondiale. Negli Stati Uniti, mentre negli ultimi anni il consumo di metamfetamine è rimasto stabile o è diminuito tra gli studenti delle scuole secondarie, la domanda di trattamento terapeutico per il consumo di metamfetamine è incredibilmente cresciuta. Droga: in molti paesi il problema della droga riflette scelte inadeguate Il Rapporto Mondiale sulla droga 2006 dedica particolare attenzione alla cannabis, la droga illegale più diffusa a livello mondiale. Secondo le stime – nel 2004 – 162 milioni di persone hanno consumato cannabis almeno una volta, che equivale a circa il 4% della popolazione mondiale tra i 15 e 64 anni. Si segnala inoltre che il consumo è in continuo aumento. Il Direttore Esecutivo dell?UNODC ha messo in guardia sul fatto che la cannabis è oggi molto più potente rispetto a qualche decina di anni fa e ha affermato che è stato un errore l?averla liquidata come una droga ?leggera? e relativamente innocua. Le prove che la cannabis può causare serie patologie mentali stanno aumentando. ?Oggi, le caratteristiche nocive della cannabis non sono più così grandemente diverse da quelle delle altre droghe che derivano da piante, quali cocaina ed eroina?, ha detto Costa. ?Le politiche nazionali sulla cannabis variano e qualche volta cambiano da un anno all?altro?, ha aggiunto. Di fronte ai crescenti danni alla salute derivati dalla cannabis è fondamentalmente sbagliato che i paesi lascino che il controllo della cannabis dipenda dall?alternanza dei partiti che governano. I cambiamente delle politiche adottate causano nei giovani confusione su quanto possa essere pericolosa questa droga. La diffusione pandemica della cannabis, come ogni altra sfida alla salute pubblica, richiede il consenso e un impegno consistente da parte di politici di ogni tendenza e della società?. ?Dopo così tanti anni di esperienza nel campo del controllo della droga, sappiamo che una strategia di controllo coerente può ridurre l?offerta, la domanda e il traffico di droga? ha concluso Costa. ?Se ciò non accade è perché alcune nazioni non prendono abbastanza sul serio il problema della droga e perseguono politiche inadeguate. Molti paesi hanno i problemi di droga che riflettono le lore scelte?. N.b.: i dati relativi alla coltivazione e produzione di droga del Rapporto Mondiale si riferiscono al 2005, mentre quelli relativi al consumo e ai sequestri sono da riferirsi al 2004?


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