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Tibet, una petizione da 600mila firme in tre giorni

L'appello lanciato dal sito canadese Avaaz.org, già attivo in passato per campagne su Iraq e Libano. "Il governo cinese deve dare segni di apertura al Tibet", chiede la petizione

di Daniele Biella

Quota 550mila firme pro-tibet in tre giorni. Da quando, tre giorni fa, il sito di petizioni on line Avaaz.org (che significa ?voce? in molte lingue asiatiche) ha lanciato l?appello, il numero di firmatari aumenta ogni secondo e raggiunge le 200mila firme giornaliere.

?Segno che il Tibet non è affatto lontano per centinaia di migliaia di persone?, spiega Ricken Patel, avvocato canadese che cinque anni fa, all?indomani dello scoppio della guerra in Iraq, ha dato il via al sito. ?Questa volta la missione è doppia?, continua Patel, ?da una parte mobilitare l?opinione pubblica internazionale per convincere i politici a fare atti concreti e a supportare il dialogo tra governo cinese e Dalai Lama, dall?altra solidarizzare con le migliaia di nostri amici che da giorni non possono accedere al web a causa della censura cinese?.

Patel e il team di Avaaz.org erano in dubbio se continuare la campagna dopo le minacce di chiusura, poi tramutatesi in realtà, arrivate da Pechino. ?Non potevamo fermarci ora? spiega Patel, ?dopo decenni di dura repressione, la frustrazione del popolo tibetano è sfociata in proteste che, sfruttando l?attenzione mediatica derivante dai giochi olimpici alle porte, vogliono un netto cambiamento della situazione attuale?.

Avaaz.org reputa che la chiave di volta stia proprio nell?effetto mediatico della campagna: ?Alla Cina interessa molto la propria reputazione internazionale, e se una valanga di persone è contro il massacro in Tibet, il presidente Hu Jintao non potrà che scendere a patti con il Dalai Lama e il Tibet?.

Lo stesso Dalai Lama, negli ultimi giorni, ha chiesto di continuare sulla via del dialogo e non su quella della violenza come strategia per ottenere qualcosa. ?La petizione va in questo senso?, conclude Patel, ?per questo vogliamo che sempre più gente, di tutto il mondo, vi aderisca?.

Per firmare, basta recarsi sul sito www.avaaz.org o sul link ufficiale della campagna.


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