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Campania, contro gli scandali elevare la qualità dell’accoglienza ai profughi

Il presidente regionale di Federsolidarietà: "Il recente scandalo di Teggiano legato alla malagestione dei fondi per i richiedenti asilo da parte del non profit danneggia tutti. È ora di cambiare le regole e scrivere una carta dei servizi firmata da tutte le realtà che si occupano del settore"

di Daniele Biella

“Uno scandalo che rovina anni di ottimo lavoro”. È lapidario Giovanpaolo Gaudino, presidente di Federsolidarietà Campania, nel commentare l’accusa di truffa ai danni dei richiedenti asilo e dello Stato italiano rivolta dalla magistratura all’arrestato Alfonso De Martino, presidente dell’associazione Un’ala di riserva, e a don Vincenzo Federico, presidente della Caritas diocesana di Teggiano, indagato per peculato legato ai 2,50 euro giornalieri di pocket money da somministrare ai migranti che invece venivano travisati.

“La notizia ci ha lasciato l’amaro in bocca per il fatto che ha come protagoniste realtà del non profit, quando di solito siamo abituati a pensare a una mancata presa in carico da parte delle strutture alberghiere”, riprende il presidente regionale di Federsolidarietà, che ha all’attivo la gestione di un centinaio di profughi suddivisi in varie strutture di cooperative e consorzi della rete Confcoop-Federsolidarietà. “Ora bisogna ripartire invocando un cambio del sistema”, aggiunge, “nel senso che bisogna far leva su un diverso sistema di accreditamento: se nel caso di tutti gli altri servizi si è a contatto con una rete di attori che possono essere sia partner che controllori dell’operatro, per quanto riguarda la gestione dell’accoglienza questo non avviene”. In che senso? “In ogni singola situazione la gestione è bilaterale tra Prefettura ed ente coinvolto, e anche ammettendo un gran lavoro della prima, è praticamente impossibile monitorare alla perfezione la qualità del lavoro svolto dall’ente: quest’ultimo scandalo ne è la prova”, aggiunge Gaudino.

Con il passare dei giorni, la situazione campana si sta sempre più deteriorando per la società civile che si  occupa di profughi, soprattutto in vista delle elezioni regionali di fine mese: “Ci sarà sicuramente chi soffierà sul fuoco della retorica anti accoglienza”, riprende Gaudino, “per contrastare tale deriva dobbiamo rimboccarci le maniche ed elevare ancora di più i nostri standard di qualità, puntando a scrivere una carta dei servizi firmata da tutte le realtà che si occupano del settore. Ora più che mai”.


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