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Love Hurts: chi ha paura dell’opera contemporanea?

La prima assoluta dell'opera contemporanea “Love Hurts”, scritta dal compositore Nicola Moro su libretto di Lisa Hilton va in scena a Milano il 25 giugno al Piccolo Teatro Studio Melato. E' un progetto dell'associazione culturale SoloCanto in collaborazione con il Centre for Contemporary Opera di New York. Lo scopo? Promuovere l'opera contemporanea per i giovani di tutto il mondo e per una Milano sempre più internazionale.

di Cristina Barbetta

Debutta a Milano una prima assoluta mondiale: Love Hurts, opera del compositore Nicola Moro, che va in scena al Piccolo Teatro Studio Melato il 25 giugno. Scritta su libretto di Lisa Hilton e diretta da James Ross, Love Hurts è un progetto dell'associazione SoloCanto, in collaborazione con il Centre for Contemporary Opera (CCO) di New York.
Love Hurts è un progetto di opera contemporanea rivolto a giovani cantanti lirici, un'opera inedita e internazionale: il direttore d'orchestra e la librettista vengono dalla Gran Bretagna, il compositore è italiano e i cantanti arrivano da tutto il mondo.

L'opera è il risultato di un workshop di due settimane, dal 13 al 25 giugno. Organizzato dall'Associazione SoloCanto è rivolto a giovani cantanti professionisti provenienti da tutto il mondo, per farli avvicinare al repertorio contemporaneo. I giovani cantanti, selezionati tramite audizioni, hanno la possibilità di lavorare nella prima settimana con Laura Catrana, soprano di fama internazionale specializzata nel repertorio contemporaneo, e nella seconda con il direttore d'orchestra James Ross.
Lavoreranno anche molto sull'arte scenica con Federica Santambrogio, regista di formazione scaligera. Direttore assistente è Pilar Bravo.

Ci piacerebbe che questo fosse il primo di molti altri workshop e presentazioni di opere inedite. Abbiamo preso spunto dal Center for Contemporary Opera di New York con cui collaboriamo e che da anni promuove e diffonde negli Stati Uniti la passione per l’opera contemporanea

Federica Santambrogio, regista

Love Hurts ha il patrocinio del Comune di Milano e di Expo in città e il sostegno di UniCredit.
Si è conclusa con successo la campagna di crowdfunding su Eppela, lanciata dall’Associazione SoloCanto per coprire tutte le spese del workshop e dello spettacolo. "Sostenendo il progetto si contribuisce a rendere un po' più contemporanea, artistica e musicale la nostra città”, dice la regista Federica Santambrogio.

La trama
L'opera è ambientata nel manicomio di Charenton, in Francia, dove il marchese de Sade è stato rinchiuso dal 1803 fino alla morte, nel 1814, e dove gli è stata data la possibilità di realizzare spettacoli teatrali con i malati come attori. Love Hurts immagina il marchese che mette in scena nel manicomio il processo a Gilles de Rais, conosciuto come Barbablù. L'opera esamina il rapporto tra il marchese de Sade, che è stato incarcerato e rinchiuso in manicomio per ciò che ha scritto, e non per qualcosa che ha fatto, e Gilles de Rais, che era un feroce assassino.

Dal punto di vista musicale c'è una straordinaria commistione di influenze e idee che confluiscono in quest'opera

James Ross, direttore d’orchestra

Chi c'è dietro il progetto
Laboratorio Opera dell'Associazione SoloCanto, nato dall'incontro tra la regista Federica Santambrogio, e Pilar Bravo, direttore d'orchestra e di coro, è la prima realtà a Milano a investire sulla formazione nel campo dell'opera contemporanea, organizzando laboratori per bambini e ragazzi, che interpretano, cantano e suonano l'opera.
Ospitato nei prestigiosi spazi del Piccolo Teatro, Laboratorio Opera è in contatto con il Center for Contemporary Opera di New York che quest'anno ha suggerito l'opera Love Hurts per Laboratorio Opera/giovani professionisti.


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