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Salute mentale

Alzheimer e demenze, la memoria si recupera attraverso l’arte

“Custodire Memorie” è un innovativo progetto ideato da Accademia Carrara, Centro di eccellenza Alzheimer Ferb e Ats Bergamo che ha coinvolto diverse residenze per anziani del territorio, tra le quali la Rsa “Giovanni XXIII” di Trescore Balneario gestita dalla cooperativa sociale Società Dolce

di Redazione

L’arte nutrimento della mente. Ma anche uno strumento in più per aiutare a recuperare la memoria (almeno in parte) le persone con Alzheimer o demenza. Incoraggiano a pensarlo i primi risultati del progetto “Custodire Memorie”, nato da Accademia Carrara, dal Centro di eccellenza Alzheimer Ferb Onlus dell’ospedale di Gazzaniga e da Ats Bergamo, che ha coinvolto diverse residenze per anziani del territorio, tra le quali la Rsa “Giovanni XXIII” di Trescore Balneario (Bg) gestita dalla cooperativa sociale Società Dolce. Proprio qui è stata allestita una sala-museo con le riproduzioni di opere selezionate, dove i residenti sono liberi di muoversi, osservare e scegliere, lasciandosi guidare nell’interazione.

«La riproduzione dell’opera d’arte fa emergere ricordi e sentimenti», spiega l’educatrice Laura Carlozzo. «Così una montagna può riportare alla Grande Guerra combattuta negli Alpini, una ragazza con la chioma rossa diventa Anna, l’amata figlia con i capelli dello stesso colore, una collana di perle suscita il ricordo del proprio matrimonio. Sono incontri che rompono il muro di nebbia e incomunicabilità, che isola le persone con demenza».

Si tratta di un progetto innovativo in cui l’arte è strumento di rievocazione, memorie ed emozioni legate ai vissuti personali e s’inserisce in un percorso di cura e benessere, come terapia non farmacologica sperimentale, che integra competenze diverse. Esprime soddisfazione anche il sindaco di Trescore, Danny Benedetti, il quale spiega che «una popolazione che invecchia e il bisogno di servizi adeguati troveranno ulteriori risposte in una nuova Rsa con nucleo Alzheimer, in un project financing con Società Dolce».

Da sinistra, Pietro Segata e Danny Benedetti

La demenza è la settima causa di morte nel mondo e riguarda oltre 55 milioni di persone, un nuovo caso ogni tre secondi circa. «In Italia si contano oltre due milioni di persone con demenza o disturbo cognitivo, ma nelle Rsa ne è affetta circa una persona su due», sottolinea Pietro Segata, presidente della cooperativa sociale Società Dolce. «Per questo investiamo nella formazione degli operatori sul tema, con progetti come questo e metodi che riducano o azzerino l’uso di contenzioni meccaniche o farmacologiche. Le demenze sono una sfida sanitaria e in futuro il ruolo delle Rsa sarà sempre più centrale».

Nei giorni scorsi Sara Fascendini di Ferb e Giuseppina Frigeri dell’Ats hanno presentato le demenze dal punto di vista sanitario, confermando la validità dell’arte per il benessere delle persone malate. Ma l’arte fa bene anche a chi si occupa della cura, come ha detto Lucia Cecio (Accademia Carrara) raccontando il successo delle visite guidate per persone con Alzheimer o demenza e i loro caregiver presso il museo Carrara di Bergamo, esempio virtuoso di socializzazione, inclusione e benessere.


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