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Comitato editoriale Progetto Arca

Una coperta per le persone più importanti di Milano

Nel giorno di San Valentino i volontari di Progetto Arca hanno coperto le tre statue Leonardo da Vinci, Alessandro Manzoni e Cristina Trivulzio di Belgioioso per richiamare la difficile quotidianità dei senza dimora. Per tutta la giornata nelle tre piazze sono presenti i operatori e volontari per sensibilizzare i cittadini. «Vogliamo dare visibilità ai cosiddetti invisibili che sono sotto gli occhi di tutti», commenta Alberto Sinigallia, presidente della fondazione

di Antonietta Nembri

Nella mattina di San Valentino i turisti e i milanesi hanno scoperto che le statue di Leonardo da Vinci, Alessandro Manzoni e Cristina Trivulzio di Belgioioso sono state avvolte in calde coperte blu. Un’iniziativa che non è una temporanea installazione artistica, ma un’occasione per lanciare un messaggio di sensibilizzazione. 

L’iniziativa

A ideare questa iniziativa è stata Fondazione Progetto Arca per dire a tutti che: “Le persone più importanti della città sono state simbolicamente coperte per affrontare il freddo notturno di questo periodo, per non dimenticare le persone altrettanto importanti che ogni sera assistiamo in strada con coperte, sacchi a pelo e indumenti caldi. Persone che vivono accanto a noi anche nei luoghi più centrali della città e hanno bisogno dell’attenzione e dell’aiuto di tutti noi”. 

La statua di Alessandro Manzoni in piazza San Fedele a Milano

Davanti alle statue del resto un grande pannello con l’immagine di una persona senza dimora riporta queste parole: «Saverio come Da Vinci stanotte ha dormito qui. Chi vive in strada ha bisogno di tutta la nostra attenzione. Copriamo le persone più importanti della città».

Al lancio dell’iniziativa in piazza Scala, davanti alla sede del Comune, l’assessore al Welfare e salute comunale Lamberto Bertolé ha voluto ringraziare Progetto Arca «per l’iniziativa molto efficace». L’assessore ha poi ricordato che a poco più di un mese dalla fine del piano freddo sono state accolte 630 persone «che si aggiungono ai mille accolti di norma e di questi 630 due terzi sono nuovi, mai contattati in precedenza».

L’assessore ha colto l’occasione anche per ringrazia i 900 volontari che hanno mappato la città in occasione del secondo step di “RaccontaMi”, l’iniziativa di censimento degli homeless i cui dati estivi e invernali sono ora allo studio.

Un gesto simbolico

Bertolè ha aggiunto che quello di coprire le statue con un coperta è un «gesto simbolico per ricordare e ricordarci che tutti i giorni tanti uomini e donne vivono una situazione di difficoltà che li condanna alla marginalità e all’esclusione sociale. Una condizione che non può e non deve mai trasformarsi in invisibilità. Con questa iniziativa, dunque, vogliamo innanzitutto affermare con forza “io ti vedo!” e, contemporaneamente, far conoscere a cittadini e cittadine il grande lavoro che, insieme alla rete di associazioni che collaborano con noi, come Progetto Arca, mettiamo in campo, non solo in inverno, per garantire ospitalità e un percorso individualizzato di reinclusione a chiunque chieda aiuto».

Da sx Alberto Sinigallia e l’assessore Lamberto Bertolè in piazza Scala a Milano

«Abbiamo voluto dare visibilità ai cosiddetti invisibili che in realtà sono qui, tra di noi» ha esordito Alberto Sinigallia, presidente di Fondazione Progetto Arca. Che ha aggiunto: «Negli ultimi anni abbiamo notato un aumento delle richieste di aiuto da parte delle persone che vivono in strada. Sono richieste che partono dal sostegno alimentare, a cui andiamo incontro con la nostra Cucina mobile presente giorno e notte in città, ma anche richieste di attenzione e di ascolto».

Ricordiamo che la povertà è temporanea

Sinigallia ha voluto sottolineare il concetto dell’ “andare incontro” cioè «non ci siamo fermati ad aspettare che venissero a cercare aiuto, ma siamo andati loro incontro per conoscerli e soprattutto per stimolare le persone a uscire dall’indigenza, ricordando loro che la povertà è temporanea, che si può uscire da questo stato». 

Bertolè e Sinigallia con i volontari presenti in piazza Scala nella mattinata del 14 febbraio

Infine il presidente ha concluso: «I nostri volontari sono formati per dare corrette informazioni sui servizi sul territorio e, insieme, sono sempre disponibili per offrire momenti di cura e ascolto».

La sensibilizzazione

Le statue rimangono coperte per tutta la giornata, e i volontari sono presenti nelle tre piazze fino a sera per distribuire ai passanti materiale informativo sull’assistenza e l’accoglienza delle persone senza dimora. Ricordano in particolare che è attivo H24 il numero 02-88447646 che ogni cittadino può chiamare per segnalare la presenza in strada di una persona in difficoltà e bisognosa di aiuto. Tutte le segnalazioni arrivano a una centrale che invia sul posto le Unità di strada per fornire celermente assistenza.

Fondazione Progetto Arca opera da 30 anni a livello nazionale, e in particolare a Milano, per fornire un aiuto concreto a chi vive in uno stato di indigenza ed esclusione sociale, in particolare alle persone senza dimora. Con le Unità di strada e le Cucine mobili che distribuiscono ogni giorno centinaia di pasti caldi, i volontari supportano uomini e donne fragili che non hanno una casa e dormono in strada. 

L’iniziativa “Copriamo le persone più importanti della città” – si legge in una nota – si inserisce all’interno della campagna “Stanotte ho sognato che mi aiutavi” di Progetto Arca. La fondazione inoltre vuole ringraziare la Fondazione Brivio Sforza per l’adesione all’evento e concesso l’utilizzo della statua a Cristina Trivulzio di Belgioioso (nell’immagine in apertura).

Tutte le foto, compresa quella del pannello, sono di Daniele Lazzaretto