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Ex schiava dell’Isis parla in difesa degli Yazidi

Lamya Haji Bashar, Premio Sakharov 2016 conferito dal Parlamento Europeo, è stata ospite di una conferenza stampa a Venezia organizzata dall’Ufficio Stampa del Centro Inter-Universitario per i Diritti Umani e la Democratizzazione (EIUC) / Global Campus of Human Rights, come portavoce della minoranza perseguitata dall’Isis.

di Redazione

L’Ufficio Stampa del Centro Inter-Universitario per i Diritti Umani e la Democratizzazione (EIUC) / Global Campus of Human Rights ha organizzato il 14 giugno la conferenza stampa: “La violazione dei diritti umani nella comunità Yazidi da parte dell’ISIS” con la presenza di Lamya Haji Bashar, Premio Sakharov 2016 conferito dal Parlamento Europeo.

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche: Letitia Anderson, Ufficio delle Nazioni Unite – Rappresentante Speciale del Segretario Generale in materia di Violenza sessuale nei conflitti; Manfred Nowak, Segretario Generale EIUC; Kalliope Agapiou-Josephydes, Professoressa, Università di Cipro.

Lamya Haji Bashar, sopravvissuta alla schiavitù sessuale da parte dello Stato islamico (IS), è diventata anche portavoce delle donne afflitte dall’Isis come public advocate per la comunità Yazidi in Iraq, minoranza religiosa che è stata oggetto di una campagna genocida da parte dei militanti IS. Introducendo Haji Bashar, Manfred Nowak ha detto: “Lei si oppone e lotta per la comunità yazida, così coraggiosa da denunciare al mondo le atrocità commesse contro donne e bambini”.

Durante la conferenza stampa, Lamya Haji Bashar ha risposto ad alcune domande sulla sofferenza delle donne e dei bambini sotto la prigionia dell’ISIS e sulla loro conseguente schiavitù, le ragioni dietro agli attacchi al popolo Yazidi, e l'uccisione degli uomini della sua comunità. Haji Bashar ha anche spiegato le terribili condizioni in cui gli Yazidi sono costretti a vivere attualmente, parlando anche delle vittime liberate dai campi profughi. Haji Bashar ha dichiarato: “L’ISIS voleva farci schiavi, senza valori umani e dignità, ma noi siamo ancora qui, ancora forti, e agli uomini dico: resteremo salde e ancora più forti”.

“Non ci sarebbero diritti umani senza difensori dei diritti umani”, Letitia Anderson, Ufficio delle Nazioni Unite – Rappresentante Speciale del Segretario Generale in materia di Violenza sessuale nei conflitti; “Sono grata alle Nazioni Unite per aver dichiarato guerra contro questa cultura del silenzio nei confronti delle violenze sessuali durante i conflitti”, Kalliope Agapiou-Josephydes, Professoressa, Università di Cipro.

Lamya Haji Bashar cerca giustizia anche attraverso la Corte Penale Internazionale, “Abbiamo bisogno di unire tutte le nostre forze per difendere insieme i diritti umani”.

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