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Le onorificenze del Capo dello Stato

La festa del sociale al Quirinale

In una cerimonia commossa e partecipata Sergio Mattarella ha voluto premiare alcune cittadine e cittadini che si sono distinti per il loro impegno sociale e civile di solidarietà. "Così si costruisce il futuro", ha detto il Presidente della Repubblica

di Alessandro Banfi

«Benvenute e benvenuti al Quirinale», dice il Capo dello Stato Sergio Mattarella aprendo la cerimonia in cui ha ricevuto ieri al Quirinale le persone che anche quest’anno ha premiato per meriti civili e sociali. Come sempre, gli “Oscar” del Terzo settore sono un ritratto fantastico dell’Italia che non conosciamo e di cui andare fieri. Tante storie quanto sono le premiate e i premiati, destinatari di onorificenze che vogliono simbolicamente essere il ringraziamento del nostro Paese a questi concittadini.

Ieri la primavera bussava alle porte dell’antico palazzo che fu anche dei Papi e dei Savoia. La cerimonia è stata commossa e partecipata, nonostante il caldo. Mattarella ha detto nel breve discorso introduttivo:

«Qui tra voi è presente chi si è impegnato in diversi ambiti e in diversi modi. C’è chi si è impegnato a fornire aiuto a chi si trovava, si è trovato, si trova in difficoltà. O per la sua condizione, o per effetto di calamità naturali, o per momenti di emergenza, o perché migrante; chi si è impegnato per fare in modo che la cultura, l’arte, lo sport, siano strumenti e veicoli di realizzazione, e per uscire da una possibile emarginazione. C’è chi si è impegnato a fare in modo che persone con disabilità possano superare gli ostacoli che incontrano nella vita quotidiana, sia per quanto riguarda le condizioni di salute, sia per quanto riguarda la possibilità di impresa, sia per quanto riguarda poter accedere al turismo, sia per quanto riguarda poter usufruire dello sport. Vi è chi, nell’ambito della salute, è impegnato nella ricerca per sconfiggere malattie e chi è impegnato nel primo soccorso. Vi è anche chi è impegnato contro la violenza, e per affermare e promuovere i valori della nostra democrazia, della nostra Costituzione. Chi è impegnato per dare una speranza di recupero ai detenuti. Sono tutti versanti in cui ci si impegna per dare aiuto a chi ne ha bisogno. A chi qui di fronte, con l’occasione di solidarietà offerta con un gesto, trova una speranza, uno spiraglio per il proprio futuro».


VITA ha incontrato tre dei premiati a margine della cerimonia. Marco Randon, 64 anni, Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, ha ricevuto l’onorificenza: “per essere intervenuto nei Paesi colpiti da calamità naturali preparando e distribuendo pane e focacce alle popolazioni”. È stato a fare il pane, organizzare panifici in Honduras, ad Haiti, in Nicaragua, in Guatemala e nel Golfo di Guinea ma anche in Romagna a preparare i camion di pronto intervento alimentare per le popolazioni alluvionate.


Leonardo Lotto, 25 anni, Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, premiato “per aver con un messaggio raccontato il suo necessario cambio di vita e l’importanza del valore della libertà e di chi ha lottato per garantirla”.  È uno studente rimasto, dopo un incidente, in carrozzina ma che ha trovato la forza di ricominciare.

Nicolina Parisi, 82 anni, è stata nominata Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana perché rappresenta “lo spirito di solidarietà mostrato dalla popolazione calabrese nell’offrire un aiuto dopo il terribile naufragio di Cutro”. Ha regalato sei posti nella sua cappella di famiglia ad altrettante vittime. Dopo di lei altri concittadini di Cutro hanno seguito la stessa strada.


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