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Sostenibilità sociale e ambientale

Un gioco che insegna a combattere il riscaldamento globale

Dalla Francia dove è stato ideato Terrabilis, una sorta di Monopoli ecologico, punta a diventare con il crowdfunding un videogame tradotto anche in lingua inglese. L'obiettivo è raggiungere più persone possibili, anche in vista dell'appuntamento Cop21 a Parigi

di Antonietta Nembri

Realizzare una versione web, disponibile su diverse piattaforme (pc, tablet e smartphone), di un gioco da tavolo. È questo l’obiettivo della campagna di crowdfunding lanciata da Terrabilis, una sorta di Monopoli ecologico che, diversamente dall’originale non si basa, infatti, sull’acquisto di immobili, ma sulla capacità di gestire in modo sostenibile le risorse del proprio paese.

Ideato e prodotto da una piccola casa editrice di giochi di società francese nel 2011 Terrabilis è un gioco cooperativo di strategia e gestione che ha l’obiettivo di abbattere le resistenze esistenti nei confronti dello sviluppo sostenibile e, come spiega l’ideatore Sylvain Hatesse (fondatore tra l’altro nel 2007 della società Sly Frog Games che lo realizza) aiuta a «ridare valore alle cose che non siano il denaro e a essere responsabili senza essere ideologici». Soprattutto il gioco non punta sui sensi di colpa, ma facendo emergere i limiti del nostro modello di sviluppo attuale fa luce sulle alternative che favoriscono l’emerge di una società giusta e responsabile. In pratica giocando a Terrabilis si dovrebbe riuscire a legare le nozioni di economia, ecologia, qualità della vita ed energia facilitando la comprensione del principio di interdipendenza tra uomo, natura e società.

In quattro anni di vita il gioco è stato adottato da famiglie, licei, associazioni e imprese riuscendo a coinvolgere oltre 70mila giocatori, assicurano gli ideatori. Ora però si vogliono coinvolgere almeno 700mila persone fin dal primo anno di lancio del gioco online. (Il video in francese)

Sul sito di crowdfunding Ulule la decisione di passare dal gioco in scatola a quello online viene giustificata anche dal fatto che la lotta al riscaldamento globale è ancora troppo marginale per i francesi (secondo un sondaggio realizzato tra febbraio e marzo di quest’anno solo il 13% la ritiene una priorità), ma anche con la prospettiva di avere proprio a Parigi la Conferenza sul Clima delle Nazioni Unite. Cop 21, infatti si terrà nella capitale francese a dicembre e l’ambizione della casa editrice d’oltralpe è di offrire «al pianeta un gioco in video per la salvaguardia del clima e che per giunta è “Made in France”». Ovviamente, una delle ragioni è il riconoscimento che l’online è il mezzo migliore per sensibilizzare rapidamente un gran numero di persone, considerando che il gioco sarà accessibile dai 10 anni in su, gratuito e multilingue.

Una delle principali conseguenze, infatti, della trasformazione di Terrabilis sarà la sua traduzione in inglese e se il crowfunding dovesse andare oltre i 40mila euro (primo obiettivo) sarà anche possibile tradurlo in spagnolo. Ma soprattutto il gioco online potrà essere arricchito da una piattaforma multimediale cui contribuiscono ong, laboratori di ricerca con i quali gli ideatori del gioco sono già in partenariato.

La promessa conclusiva è che la versione video di Terrabilis non sarà un semplice adattamento del gioco in scatola anche grazie a un’équipe di produzione che comprende, ovviamente l’ideatore Sylvain Hatesse, Farid Ben Salem docente di game design a Science Po, E-ArtSup, Paris 8 e Paris 3; due esperti di design dell’interazione Olivier Cornet e Laurent Herbet; l’illustratore Yann Colominsa e, ovviamente, un programmatore Edwin Razafimahatratra.

In apertura foto di David McNew/Getty Images


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