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Welfare toscano sotto attacco: il sociale fa fronte comune per salvarlo

Per la prima volta cooperative, sindacati e Terzo Settore convocano unitariamente le istituzioni regionali per accendere un faro di attenzione e trovare soluzioni reali alla crisi del welfare regionale a partire dalla sostenibilità economica e dalla qualità dei servizi. Appuntamento a Firenze martedì 7 maggio

di Redazione

Tutti i soggetti del Terzo Settore toscano per la prima volta insieme per discutere delle problematiche del welfare e fare proposte concrete per sciogliere i nodi più urgenti. L’appuntamento è fissato per il 7 maggio (dalle 9.30) al Cenacolo del Fuligno di Firenze. “Attacco al Welfare toscano, le analisi e le proposte per salvarlo”, questo il nome dell’evento promosso dagli attori del welfare toscano e dalle loro organizzazioni di rappresentanza (e/o coordinamenti) e dai sindacati:

  • Centrali Cooperative-Settore Sociale
  • Coordinamento Gestori Rsa
  • Coordinamento Gestori CdR-Rsd
  • Ceart – Coordinamento Enti Accreditati della Toscana
  • Cnca Toscana – Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza
  • Cncm Toscana – Coordinamento Nazionale Comunità per Minori
  • Coordinamento Pollicino – Coordinamento regionale su infanzia, adolescenza e famiglia
  • Organizzazioni Sindacali della Toscana

Il workshop, coordinato dal direttore di VITA, Stefano Arduini, costituirà un momento importante di confronto per istituzioni, associazioni, cooperative sociali, imprese del Terzo settore e sindacati. 

Al centro dell’attenzione e della discussione ci saranno i problemi che affliggono il sistema di welfare integrato della Toscana: le difficoltà a tenere insieme la sostenibilità economica e la qualità dei servizi, il ruolo che devono avere le cooperative sociali, gli enti del Terzo settore e gli attori del welfare toscano (semplici erogatori di servizi, destinati a una continua compressione dei costi, o soggetti che attraverso politiche attive sociali e del lavoro operano a pieno titolo nel sistema di welfare toscano come vorrebbero i principi del welfare collaborativo e della coprogrammazione/coprogettazione?),il valore del lavoro sociale e quello di cura, l’innovazione, organizzativa, tecnologica e sociale. 

L’obiettivo dichiarato dell’evento è sollecitare le istituzioni e gli enti pubblici in genere a cambiare rotta, a tracciare una strada sostenibile per tutti che garantisca servizi di qualità ai cittadini e benessere per lavoratori e imprese, a partire dal recepimento dei rinnovi dei contratti di lavoro. Gli Organizzatori dell’evento chiedono alle istituzioni, Regione e Anci Toscana in primis, se si vuol legittimare lo status di servizi pubblici di diversa qualità a seconda di chi li eroga e, soprattutto, se considerare migliaia di lavoratrici/ori e professioniste/i di categoria inferiore? 

E ancora: si vuole perpetuare il controverso universo delle gare d’appalto e dei bandi pubblici orientato alla logica – più o meno surrettizia – del massimo ribasso, nonostante l’entrata in vigore di un nuovo codice degli appalti che riconosce gli incrementi contrattuali e stabilisce nuove regole del gioco? E cosa dire dell’uso maldestro dello strumento dell’amministrazione condivisa che sta completamente snaturando la co-progettazione? Sono solo alcune delle domande al centro della discussione. «Comprendiamo la complessità dell’attuale scenario, ma è necessario realizzare tutti insieme uno sforzo straordinario, per il bene di tutti i toscani», spiegano gli organizzatori. All’incontro sono stati invitati il presidente della Regione Toscana e a tutti gli assessori regionali, il presidente di Anci Toscana, il presidente della Terza Commissione “Sanità e politiche sociali” del Consiglio regionale della Toscana, il presidente dell’Unione Regionale delle Province Toscane, i direttori generali, i direttori amministrativi e i direttori sociali delle Aziende Usl, i presidenti e i direttori delle Società della Salute, il direttore generale di Estar, i presidenti delle Province della Toscana, il presidente della Città Metropolitana  di Firenze, i sindaci e gli assessori dei Comuni della Toscana.


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