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Brasile

Enimpacto, l’idea green rivoluzionaria di Lula

Il presidente Luiz Inácio Lula da Silva ha istituito, attraverso decreto, la Strategia Nazionale per l'Economia d'Impatto e il Comitato per l'Economia d'Impatto (Enimpacto). L'obiettivo è quello di promuovere un ambiente favorevole allo sviluppo economico attraverso soluzioni ai problemi sociali e ambientali. Per saperne di più, VITA ha intervistato in esclusiva Rodrigo Rollemberg, il Segretario per la Green Economy, la Decarbonizzazione e la Bioindustria del Ministero dello Sviluppo, dell'Industria, del Commercio e dei Servizi

di Paolo Manzo

Rodrigo Rollemberg (Credit: Ministério do Desenvolvimento, Indústria, Comércio e Serviços)

Segretario per la Green Economy Rodrigo Rollemberg, grazie per averci concesso questa intervista per spiegare ai nostri lettori Enimpacto, un’iniziativa recentemente implementata in Brasile. Per cominciare, potrebbe spiegarci di cosa si tratta e come si inserisce nel contesto economico brasiliano?

«È un grande piacere per me condividere le informazioni su Enimpacto con i lettori di VITA. Si tratta di una strategia nazionale innovativa che mira a promuovere una trasformazione del paradigma economico brasiliano. Lanciata dal governo federale, rappresenta un impegno significativo verso un’economia più rigenerativa, inclusiva ed equa. La transizione da un approccio incentrato esclusivamente sui profitti a un modello che incorpora la responsabilità di risolvere i problemi sociali e ambientali è fondamentale affinché il Brasile emerga come leader nella sostenibilità.

Ci risulta che Enimpacto abbia un approccio inclusivo, che coinvolge non solo il governo ma anche la società civile. Come hanno reagito il terzo settore e le Ong brasiliane a questa iniziativa?

La risposta del Terzo settore e delle nostre Ong è stata estremamente positiva. Il cambio di nome da Impact Investment and Business Strategy a Impact Economy Strategy rappresenta più di una semplice trasformazione semantica; è il simbolo di un profondo cambiamento nella nostra concezione economica. Coinvolgendo attivamente le organizzazioni della società civile, abbiamo creato un organismo comune che dà voce a tutti i membri dell’ecosistema dell’impatto. Questa partecipazione si configura come un metodo di governance, rendendo Enimpacto un’iniziativa inclusiva, democratica e realmente collaborativa.


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Come funzionerà Enimpacto e chi sarà coinvolto oltre alla società civile?

È un’azione statale che attraverserà diverse amministrazioni nei prossimi dieci anni. Abbiamo la partecipazione attiva di 25 enti governativi federali, a sottolineare la natura trasversale delle azioni. Con una decisione strategica, i Ministeri dell’Ambiente e dell’Educazione rafforzeranno le azioni ambientali ed educative, riconoscendo la sostenibilità e la conoscenza come pilastri fondamentali. Inoltre, stiamo rafforzando il legame con il mondo accademico, affidandoci alle associazioni che rappresentano gli istituti di istruzione superiore.

Vorremmo capire meglio l’aspetto finanziario. Quanto denaro ha stanziato o stanzierà il governo?

Enimpacto prevede un aumento significativo dell’offerta di capitali per l’economia d’impatto. Stiamo cercando di mobilitare risorse pubbliche e private per investimenti e finanziamenti in questo settore. L’obiettivo è ambizioso, con la previsione di destinare 180 miliardi di reais, circa 35 miliardi di euro, agli investimenti d’impatto entro il 2032. Crediamo che questo robusto investimento sarà fondamentale per guidare la trasformazione desiderata.

Infine, quale messaggio vorrebbe inviare ai lettori italiani sull’importanza di Enimpacto, non solo per il Brasile, ma anche in una prospettiva globale?

All’apertura dei lavori del nostro Comitato, abbiamo avuto l’illustre presenza del professor Muhammad Yunus, Premio Nobel per la Pace. In quell’occasione ha detto di non aver mai visto un governo con una politica così strutturata a sostegno dell’imprenditoria sociale e d’impatto.

Enimpacto è più di una strategia nazionale; è una rivoluzione nel nostro pensiero economico e sociale. È radicata nei principi di inclusione, responsabilità ambientale, collaborazione e partecipazione sociale. Questo viaggio non è esclusivo del Brasile, ma è un invito globale a costruire un’economia più equa, inclusiva e sostenibile. Come ha detto il professor Yunus: “Enimpacto, affrontando le sfide socio-ambientali attraverso l’imprenditorialità, si pone come esempio per il mondo, dimostrando come modelli di business innovativi e sostenibili possano essere la chiave per un futuro migliore”.


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